dal 18 ottobre 2025 al 29 marzo 2026
Museo Diocesano Belluno-Feltre, via Paradiso n. 19, Feltre.
Orari di apertura: venerdì, sabato e domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
dal 18 ottobre 2025 al 29 marzo 2026
Museo Diocesano Belluno-Feltre, via Paradiso n. 19, Feltre.
Orari di apertura: venerdì, sabato e domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
Ci sono epoche che non finiscono mai.
Il Medioevo è una di queste: continua a vivere nelle immagini, nei sogni, nei colori che attraversano i secoli e si riflettono nel nostro immaginario.
La mostra Sogno e realtà. Immagini e visioni del Medioevo tra Ottocento e Novecento è un viaggio dentro questa lunga eco: dalla visione che del Medioevo venne data in campo artistico, alle attribuzioni a quel periodo di diversi significati che riflettevano prima gli ideali risorgimentali e poi quelli del primo Novecento, fino alla riscoperta di un’età medievale reinterpretata e rivissuta grazie alle rievocazioni e alle feste storiche. Queste, infatti, influenzano profondamente le comunità che le promuovono e, al tempo stesso, riflettono nei loro sviluppi i condizionamenti storici e sociali della contemporaneità.
Tra Ottocento e Novecento, artisti, poeti, architetti e musicisti riscoprirono il Medioevo come specchio delle proprie suggestioni, inquietudini e aspirazioni. Nelle architetture neogotiche, nei dipinti dai toni crepuscolari o celebrativi delle figure simbolo del periodo medievale, nei versi poetici e nelle opere musicali che lo richiamavano, riviveva un tempo idealizzato: un Medioevo sognato, fatto di cavalieri e dame, di castelli e croci, di ideali perduti e passioni assolute. Dietro il sogno, tuttavia, si celava anche la realtà di un secolo che cercava se stesso, ritrovando nel passato radici, simboli, identità, e proiettando sul Medioevo la propria immagine.
Un accento particolare è posto anche sulla dimensione politica della reinterpretazione del Medioevo in età risorgimentale, con un focus dedicato a Feltre, dove trovò consacrazione la triade formata da tre importanti personalità del tardo Medioevo e del primo Rinascimento – Bernardino da Feltre, Panfilo Castaldi e Vittorino da Feltre – che ancora oggi influenzano la narrazione della città. Questa visione si lega all’idea, elaborata nell’Ottocento e tuttora viva, di una Feltre definita come «la piccola città dai grandi uomini».
Accanto a questa dimensione poetica e storica, la mostra racconta anche la rinascita popolare del Medioevo nelle feste, nei palii e nelle rievocazioni storiche che, lungo tutto il Novecento, ridanno vita ai borghi, ai suoni e ai colori di un’epoca lontana. In questo fenomeno, i condizionamenti politici, sociali ed economici emergono chiaramente se si osservano i diversi casi nel loro insieme. Da Siena a Ferrara, da Feltre ad Asti, ogni città ritrova la propria voce in un rito condiviso: la ricerca di una memoria comune che diventa sfida e appartenenza. È un Medioevo vissuto, incarnato, che abita ancora piazze e strade, nei gesti e negli sguardi di chi, ogni anno, lo rievoca come un atto d’amore verso la propria comunità.
Un amore così grande da superare anche le difficoltà più dure, e che spinge a celebrare le feste nonostante tutto – come recita il titolo dell’ultima sezione della mostra. Nonostante le guerre, la prigionia, le pandemie, per le comunità le feste storiche (e, più in generale, tutte le feste identitarie, come la Corsa dei Ceri di Gubbio) rimasero un modo per sentirsi parte viva della propria realtà sociale.
La mostra Sogno e realtà. Immagini e visioni del Medioevo tra Ottocento e Novecento esplora, dunque, queste due dimensioni – onirica e reale – per raccontare come il Medioevo sia stato trasformato, idealizzato, reinventato, caricato di significati contemporanei e di identità moderne. Grazie alle opere provenienti da prestigiose istituzioni, il percorso restituisce la complessità di un tempo reinventato, che continua a essere specchio della contemporaneità.
SOGNO E REALTÀ
Immagini e visioni del Medioevo tra Ottocento e Novecento
A cura di
Eugenio Tamburrino
Comitato scientifico della mostra
Duccio Balestracci (Università degli Studi di Siena)
Stefano Cavazza (Università degli Studi di Bologna)
Fabio Dei (Università degli Studi di Pisa)
Matteo Melchiorre (Museo Casa Giorgione, Castelfranco Veneto)
Virtus Zallot (Accademia di Belle Arti ‘Santa Giulia’ di Brescia).
Con il patrocinio e il contributo di
Regione del Veneto
Provincia di Belluno
Comune di Feltre
Nell’ambito della
Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026
Con il sostegno di
Confartigianato Imprese Belluno, Passuello Fratelli srl, Farmacie Dolomiti, M.C.C. Assicurazioni srl, Ecostudio Ambiente
Con la collaborazione di
Interlinea srl, Associazione Eugubini nel Mondo, Astigiani.it
Allestimento mostra
Cinzia Gallina, Fabio Giudice
Realizzazione grafica mostra
Mario Carazzai
Restauratori
Alberto Benato, Anna Collarin, Elisa Galante, Edda Zonta
Assicurazioni
M.C.C. Assicurazioni srl
Trasporti
Interlinea Fine Art Service srl
Albo prestatori
Ars Antiqua srl, Milano
Il Vittoriale degli Italiani, Gardone Riviera
Musei Civici e Archivio Comunale, Feltre
Seminario Vescovile, Feltre
Quartiere Castello, Feltre
Quartiere Duomo, Feltre
Quartiere Port’Oria, Feltre
Quartiere Santo Stefano, Feltre
Direzione regionale Musei nazionali Veneto, Museo Nazionale Collezione Salce, Treviso
Fondazione Biblioteca San Bernardino, Trento
Archivio Luce, Roma
Museo della Nobile Contrada dell’Oca, Siena
Associazione Eugubini nel Mondo, Gubbio
Catalogo
Realizzazione editoriale
Sagep Editori, Genova
Direzione editoriale
Alessandro Avanzino
Progetto grafico e impaginazione
Barbara Ottonello, Veronica Armanino
Testi di
Duccio Balestracci
Eddy Benato
Tiziana Casagrande
Stefano Cavazza
Fabio Dei
Maura Martellucci
Matteo Melchiorre
Eugenio Tamburrino
Virtus Zallot
Guido Zucconi
con la collaborazione di
Carla Cassol
Associazione Palio Città di Feltre
Direttivo
Eugenio Tamburrino – Presidente
Manuel Sacchet – Vicepresidente
Dolores Bortolas – Segretario
Giovanni Argenti – Tesoriere
Museo Diocesano Belluno-Feltre
Direttore e conservatore: mons. Giacomo Mazzorana
Consiglio Direttivo: Gloria Manera, Marco Giopp, Filippo Santi
Comitato scientifico: Manlio Leo Mezzacasa (coordinatore), Matteo De Boni, Letizia Lonzi, Giorgio Reolon, don Luca Sartori
Segreteria: Cristian Masiero
Responsabile Tecnico: Lucio Zamperoni