Il drappo

il Palio 2023 è opera di ALTAN.

Il drappo del 2023,

oggetto della contesa di quest’edizione

del Palio di Feltre, sarà firmato da Altan.

Francesco Tullio Altan nasce a Treviso nel 1942. Ha studiato a Bologna, Firenze e Venezia. Senza finire gli studi in architettura, alla fine degli anni Sessanta si trasferisce a Roma per lavorare nel mondo del cinema e della televisione come scenografo e sceneggiatore. Disegna incessantemente e in questo periodo inizia le prime collaborazioni come disegnatore con vignette colorate su «Playmen» e come illustratore di libri.

Nel 1970 parte per il Brasile per un progetto cinematografico del regista Gianni Amico, poi decide di fermarsi e continuare a lavorare nell’ambiente del nuovo cinema brasiliano. È qui che su un set conosce la futura moglie Mara Chaves. Nel 1971 nasce la figlia Francesca, detta Kika, e poco dopo Altan crea il suo primo fumetto per bambini, Kika & Jaime, che appare nel 1972 sul quotidiano «Jornal do Brasil». Inizia a collaborare regolarmente come cartoonist con giornali italiani a partire dal 1974, cominciando sulle pagine di «Linus» con Trino, un dio-travet, cioè un dio a contratto vessato da un superiore mentre è intento alla creazione del mondo.

Nel 1975 torna in patria con moglie e figlia brasiliane, si stabilisce prima a Milano e poi ad Aquileia. Dopo aver vissuto quasi sei anni in Brasile al suo rientro in Italia molti lo credono brasiliano. Sempre nel 1975 crea il primo personaggio per bambini, la cagnolina Pimpa e il personaggio cult della satira italiana, l’operaio metalmeccanico Cipputi. Negli anni Ottanta pubblica molti libri e romanzi a fumetti tra cui Trino, Colombo, Ada, Macao, Friz Melone, Franz, Cuori pazzi, Zorro Bolero. Per i più piccoli si ricordano I libri della Kika e Kamillo Kromo.

Dal 1982 lavora all’animazione della Pimpa, con filmati trasmessi in tutto il mondo e vincendo molti premi di settore. La fama del personaggio è tale che anche le scuole materne in Friuli, Sardegna, Emilia-Romagna e Lombardia vengono intitolate alla Pimpa. Con il regista francese Gérard Zingg ha scritto la sceneggiatura del film Ada (1988) tratto dal suo omonimo romanzo a fumetti e, con il disegnatore satirico Sergio Staino nelle vesti di regista, quella del film Non chiamarmi Omar (1992), ispirato al suo racconto Nudi e Crudi.

Altan ha lavorato ripetutamente anche in teatro, sia per mettere in scena lavori ispirati ai suoi personaggi che per rappresentare opere altrui, collaborando con il Teatro delle Briciole e col Teatro alla Scala di Milano, col Teatro Massimo di Palermo, con Giorgio Gallione e il Teatro dell’Archivolto di Genova, con Roberto Piaggio del CTA di Gorizia e con Giorgio Scaramuzzino, volto e voce di Armando, il padrone-amico di Pimpa.

Per molti anni ha diviso il suo tempo tra il disegno e il ciclismo, pedalando anche più di quattro ore ogni giorno. Nel 2001 parte da Trieste in bicicletta insieme a Emilio Rigatti e Paolo Rumiz alla volta di Istanbul. La cronaca del viaggio è pubblicata a puntate su «la Repubblica» e poi raccolta nel libro Tre uomini in bicicletta.

Ha ricevuto molti premi: nel 1976 lo “Yellow Kid” di Lucca Comics come migliore disegnatore italiano; nel 1990 il “Premio Capri” per il giornalismo; nel 2001 il premio “È giornalismo” da Giorgio Bocca e Enzo Biagi «perché le sue vignette, con una capacità di informazione e una sintesi straordinarie, assumono un’importanza non inferiore a un articolo di fondo».

Ha illustrato moltissimi libri di altri autori tra cui Gianni Rodari, Roberto Piumini, Antonio Porta, Abraham B. Yehoshua. Nel 2019 gli viene dedicato dal regista Stefano Consiglio il documentario Mi chiamo Altan e faccio vignette, premiato al Torino film Festival 2019.

Vive e lavora ad Aquileia. Nuota due ore al giorno e porta gli occhiali.

Francesco Tullio Altan è l’artista del drappo del Palio di Feltre 2023.